Negli ultimi anni, il settore agroalimentare ha attraversato una trasformazione radicale, alimentata dall’adozione di tecnologie avanzate e dall’utilizzo strategico dei dati. In questo contesto, la Business Intelligence (BI) si sta rivelando come lo strumento per migliorare le performance aziendali, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo. Velika, con oltre 30 anni di esperienza nel settore agroalimentare, si presenta come partner essenziale per le aziende che vogliono abbracciare la digitalizzazione e sfruttare al massimo il potenziale della BI.
Il Settore Agroalimentare: dati e previsioni per il 2025
L’industria agroalimentare italiana è cresciuta significativamente negli ultimi dieci anni, passando da 53 miliardi di euro nel 2012 a circa 90 miliardi nel 2023. Questo trend di crescita, che ha visto un incremento del 10% solo nell’ultimo anno, è trainato principalmente dalle esportazioni.
Secondo le previsioni, nel biennio 2024-2025, il settore continuerà a espandersi con tassi superiori alla crescita del PIL, consolidando l’importanza strategica del comparto a livello nazionale e internazionale.
Le previsioni per il 2025 sono ottimistiche: il food italiano dovrebbe continuare a crescere, con esportazioni in forte aumento e comparti come caffè, olio e vino che guideranno l’espansione. Questo scenario offre enormi opportunità, soprattutto per le aziende che sapranno investire nella digitalizzazione e nell’analisi dei dati, elementi fondamentali per mantenere competitività e innovazione.
Fonte Food Industry Monitor 2024: esportazioni e acquisizioni motori di crescita
Quali sono i freni del Settore Alimentare?
Nonostante le prospettive di crescita, il settore agroalimentare non è immune da sfide. Nel primo semestre del 2024, gli investimenti nel Foodtech hanno subito una battuta d’arresto, registrando una riduzione del 64% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, l’Agritech rimane un settore chiave, con investimenti che confermano la sua centralità.
I principali ostacoli alla crescita includono una lenta adozione delle tecnologie digitali e l’incapacità di alcune aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato globale. La capacità di sfruttare strumenti avanzati come la BI può fare la differenza nel superare questi ostacoli, aumentando l’efficienza operativa e migliorando la capacità decisionale.
Business Intelligence Agroalimentare: Cos’è?
La Business Intelligence (BI) è un insieme di processi, tecnologie e strumenti che aiutano le aziende a raccogliere, analizzare e trasformare i dati grezzi in informazioni utili per prendere decisioni strategiche. Per chi gestisce un’azienda agricola, implementare soluzioni di BI significa ottimizzare i processi produttivi, risparmiare risorse e ottenere un vantaggio competitivo sul mercato, anche in un settore tradizionale come quello agricolo.
In pratica, la BI permette di sfruttare al meglio tutte le informazioni che un’azienda già possiede o può raccogliere, come i dati sulle coltivazioni, la produzione, le vendite o il comportamento dei clienti. Per esempio, se gestisci una fattoria, la BI può aiutarti a monitorare l’efficienza dei campi, prevedere il miglior momento per piantare o raccogliere, oppure identificare quali mercati offrono le migliori opportunità per vendere i tuoi prodotti.
In che modo? Attraverso strumenti tecnologici che raccolgono informazioni dai diversi processi aziendali e li trasformano in report e analisi facili da comprendere. Ecco alcuni vantaggi specifici della BI per un’azienda agricola o agroalimentare:
- Monitoraggio della produzione: grazie ai dati raccolti dai sensori nei campi (ad esempio attraverso l’IoT – Internet of Things), puoi monitorare in tempo reale fattori come la qualità del terreno, l’umidità, la crescita delle piante, o il benessere degli animali. Questi dati possono poi essere analizzati per migliorare la resa agricola e ridurre gli sprechi.
- Previsione della domanda: la BI può analizzare dati storici sulle vendite e combinare queste informazioni con fattori esterni come il meteo o le tendenze di consumo per prevedere la domanda futura.
- Ottimizzazione dei costi: l’analisi dei dati sui costi operativi (come energia, acqua e fertilizzanti) consente di identificare aree dove è possibile risparmiare, senza compromettere la qualità del prodotto. Ad esempio, puoi scoprire che in certe ore del giorno l’irrigazione è più efficiente.
- Gestione della tracciabilità: permette di monitorare e tracciare l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumatore finale. In questo modo, puoi garantire una maggiore trasparenza e sicurezza alimentare, aumentando la fiducia dei consumatori.
- Previsione e gestione dei rischi: analizzando dati storici e correnti, la BI aiuta a identificare potenziali rischi come variazioni climatiche o malattie che potrebbero colpire le colture o il bestiame, permettendo di prendere decisioni preventive per ridurre i danni.
- Personalizzazione e marketing mirato: con l’analisi delle abitudini di consumo e dei trend di mercato, puoi sviluppare prodotti e strategie di marketing mirate.
WMS, ERP, MES: a cosa servono?
Per implementare efficacemente la BI, le aziende devono affidarsi a sistemi gestionali integrati come i WMS (Warehouse Management System), ERP (Enterprise Resource Planning) e MES (Manufacturing Execution System). Andiamo a vedere nello specifico di che si tratta.
- WMS: ottimizza la gestione del magazzino, migliorando la logistica e la movimentazione delle merci.
- ERP: integra tutti i processi aziendali, fornendo una visione unificata che consente una migliore pianificazione e gestione delle risorse.
- MES: gestisce e controlla le operazioni di produzione, fornendo dati in tempo reale per ottimizzare l’efficienza.
Questi strumenti, combinati con soluzioni di BI, rappresentano il futuro dell’agroalimentare, consentendo alle aziende di Velika e ai suoi clienti di competere efficacemente in un mercato sempre più complesso e digitale.
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